Hai presente quando entri in doccia e ti accorgi che l’acqua è troppo calda? Allora giri la manopola verso il pallino blu e aspetti che la temperatura diventi più accettabile. C’è una frazione di tempo, si tratta spesso di pochi secondi, di attimi, in cui sperimenti sulla pelle che non solo l’acqua non si è raffreddata ma forse esce ancora più bollente di prima! Magari è solo frutto dell’aspettativa che il cambiamento della temperatura sia immediato o forse si può spiegare con un fenomeno fisico. In ogni caso hai la sensazione che niente sia cambiato, anzi la tua attenzione si concentra sulla temperatura ancora calda e magari pensi tra te e te “Ma avrò girato il rubinetto dalla parte sbagliata?”.
Credo che una cosa simile possa accadere quando decidi ed inizi a cambiare qualcosa nella tua vita: una piccola abitudine, un cambiamento più importante nell’ambito lavorativo o nella sfera relazionale, oppure una trasformazione interiore che riguarda un aspetto del tuo modo di essere. C’è un momento nella fase iniziale del cambiamento che stai affrontando in cui ti aspetti, spesso inconsapevolmente, che la trasformazione sia immediata, repentina e vorresti godere e beneficiare subito di quel cambiamento. In questa fase di transizione, in questo momento di passaggio, paradossalmente può capitarti di sentirti più attratto proprio da quello che vorresti cambiare, come se la vecchia situazione, la vecchia abitudine il tuo vecchio atteggiamento tornasse ad essere più attraente, come se ti tirasse dalla sua parte con un’intensità e forza se possibile anche maggiore di prima, mentre guardi al “nuovo” come qualcosa che non ha ancora una forma, non ha ancora sostanza, non è ancora “reale”, ed in qualche modo è più debole, più fragile, richiede impegno, sforzo, energie, e per questo potresti esserne intimorito. Anche se quel cambiamento è frutto di una tua decisione, di una tua scelta, in quel momento che purtroppo non dura solo pochi secondi come sotto la doccia, potresti sentire l’impulso a tornare proprio verso ciò che non vuoi più, perché, anche se scomodo, anche se non ti fa stare bene, quella situazione, quell’abitudine, quell’atteggiamento lo conosci, sai come muoverti, e per questo, in qualche modo, è rassicurante.
Ogni trasformazione, ogni cambiamento per quanto lento e progressivo possa essere prevede sempre un salto, un momento in cui si lascia ciò che non è più per aprirsi a qualcosa che non è ancora. È proprio in quel momento che può accadere di chiedersi “Ma avrò forse sbagliato qualcosa?”. È proprio in questo momento che potresti sentire il desiderio di mollare tutto, è proprio in questo momento che serve tutto il tuo impegno, il tuo lavoro, la tua energia, la tua capacità di tollerare un po’ di frustrazione, la tua forza di volontà e il coraggio per andare avanti e tentare. Lascia il tempo alla tua pelle di percepire ed abituarsi alla nuova temperatura, datti il tempo di entrare un po’ di più nel cambiamento che vuoi, di sentirlo sempre un po’ più tuo.
Come sotto la doccia si può anche procedere per progressivi aggiustamenti e potrebbe anche capitarti di fare qualche passo indietro; ma proprio grazie a quel tentativo che hai fatto, anche un passo indietro, stanne certo, non ti riporterà mai al punto di partenza e l’acqua non sarà più calda come prima.